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Un
progetto, un impegno, un obiettivo L’Alternativa Democratica di Saverio Collura - Coordinatore
Nazionale PRI Con le decisioni del
Consiglio Nazionale ultimo, riprende il percorso politico del Pri. Sono stato
di nuovo chiamato a ricoprire l’incarico di Coordinatore nazionale del
Partito, compito certamente non facile ed al quale mi dedicherò con tutto
l’impegno possibile. Anche se è quasi trascorso un anno da
quando, in una situazione che definirei non solo inusuale, ma per
molti versi decisamente patologica, ho accettato le forti sollecitazioni ad
assumere il medesimo attuale incarico, devo però constatare che sono
nettamente diverse le condizioni di oggi rispetto ad allora. Per primo
possiamo programmare, per la restante parte dell’anno in corso, un
relativamente tranquillo periodo di lavoro senza i drammatici assilli
finanziari che abbiamo vissuto nei precedenti dodici mesi. Sia ben chiaro,
siamo in grado di far fronte solo ed esclusivamente agli oneri connessi
all’ordinaria gestione del Partito; cioè a sostenere un costo medio mensile
complessivo non superiore ai 2.500 euro. L’altro aspetto peculiare è rappresentato
da un dato significativo: che ho potuto constatare nella manifestazione di
volontà di alcuni amici ad una loro candidatura alla Segreteria politica
nazionale del Pri. Quanta differenza, se ripenso ai giorni tristi del mese di
aprile dello scorso anno, quando non riuscivamo nemmeno a convincere un amico
repubblicano ad accettare l’incarico di Amministratore del Partito. Questo
cambiamento di atmosfera è per me motivo di orgoglio e soddisfazione. Appena
possibile traccerò un consuntivo politico, organizzativo e finanziario di
questi 12 mesi trascorsi; cercando di dare anche contezza degli
approfondimenti espletati, ma non ancora conclusi, sui nodi per i quali
avevamo previsto l’insediamento di due gruppi di lavoro. Ma ora è giunto il
momento di concentrare tutto il nostro impegno per proiettarci sul futuro.
Purtroppo però un amara riflessione mi viene subito
in evidenza: non sono ancora venute meno le sterili, inutili e stereotipate
polemiche che hanno turbato, e per molto versi corroso, la vita interna del
Partito; abbiamo vissuto le ultime (speriamo!) vestigia al recente Congresso
nazionale ed in questi primissimi giorni di post-congresso. Non sarebbe il
caso invece di volgere in positivo tutte queste energie
umane ed intellettive che vengono dissipate in inconsistenti dispute e
diatribe? Tutto ciò non fa altro che ritardare e penalizzare il percorso
politico-programmatico definito dal Congresso attraverso la mozione
conclusiva dei lavori. Dalla stessa viene fuori chiaramente la forte volontà
di dare al Pri una significativa connotazione ed un caratterizzato impegno
operativo per delineare una politica al servizio del Paese, con un chiaro ed
efficace progetto, e con una espressa volontà di
incidere sui processi di rinnovamento dell’Italia, e sui meccanismi di
rilancio immediato del sistema istituzionale, politico, economico e sociale
del nostro Paese. Un’Altra Politica, per l’Alta Politica. Il Congresso,
almeno così a me sembra, ha voluto indicare un ruolo di forte e complessiva
caratura politica e di forte impegno per il futuro del Pri. Quindi non un
Partito di “nicchia”, ma un soggetto politico di programma e di progetto, con
una grande volontà di voler incidere sui processi di rinnovamento
dell’Italia: un ambizioso Partito nazionale. Tutto ciò, naturalmente,
necessità dell’impegno attivo e positivo di tutti gli iscritti repubblicani,
finalizzando il loro impegno al continuo arricchimento del progetto stesso,
ed al costante rinnovamento del modo di essere e di operare del Pri; al
coinvolgimento di sempre nuove energie umane ed intellettive. Non un Partito
chiuso in angusti confini ed in sterili diatribe interne, ma un soggetto di
grande impatto sull’opinione pubblica: un Partito nazionale che voglia e
sappia prospettare “L’Alternativa Democratica in Italia”. È un progetto
troppo ambizioso? Io sono convinto che a questo impegno il Consiglio
nazionale ha chiamato la nuova Direzione, me stesso
e i due amici Franco Torchia e Widmer Valbonesi; tocca a tutti noi
dimostrarci all’altezza del compito. Da oggi in poi cerchiamo di pensare in
positivo, abbandonando tutte le questioni (reali o fittizie) che
rallenterebbero il positivo operare dei repubblicani; senza però mai
tralasciare tutto l’impegno politico possibile finalizzato a rendere sempre
più incisivo e significativo il progetto politico del Pri, anche attraverso
la fisiologica contendibilità della guida del Partito: vale soprattutto al
nostro interno il principio dell’Alternativa Democratica che proponiamo per
l’Italia. A tutti i Repubblicani i miei affettuosi auguri, anche per un
efficace “Passaggio” verso le nuove prospettive del Pri. Roma, 1 aprile 2015 |
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